Vademecum Legge 104/92

Legge 104/92: un breve vademecum

La legge 104 del 1992 è una norma che in molti conoscono anche solo per sentito dire, ma chi l’approccia per necessità, spesso si trova in difficoltà nel comprenderla al meglio.

La ragione della confusione che circonda questa normativa è da ricercare nel fatto che si tratta di una legge quadro e quindi tratta tutti i principi fondamentali relativi a un data materia, nel caso specifico la disabilità.

È una norma molto complessa e ampia, composta da ben 44 articoli che trattano in particolare “l’assistenza, l’integrazione e i diritti delle persone handicappate”.

Può essere difficile orientarsi all’interno di un testo legislativo in cui si spazia dal mondo scolastico al mondo del lavoro, dalla diagnosi alla riserva per gli alloggi, dalle prove per i concorsi pubblici alle agevolazioni fiscali.

Un altro possibile motivo per cui la normativa può apparire ostica è il fatto che spesso chi ne deve usufruire non solo non conosce il linguaggio del legislatore, ma neanche il mondo della disabilità, con cui magari si confronta per la prima volta.

Vademecum Legge 104/92: introduzione

L’entrata in vigore di questa legge risale al febbraio del 1992, negli anni ci sono state diverse integrazioni e aggiornamenti.

È sicuramente una normativa di riferimento estremamente importante per tutti coloro che hanno una disabilità (anche temporanea) e i loro caregiver.

La legge 104 definisce portatori di un handicap tutte quelle persone che presentano una “minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva”, tale da determinare:

  • difficoltà nelle relazioni, nell’apprendimento o nella integrazione lavorativa,
  • un processo di emarginazione o di svantaggio sociale,
  • riduzione dell’autonomia tale da rendere necessario un intervento di assistenza permanente, continuativo e globale sia nella sfera delle relazioni che in quella individuale.

Uno dei principi su cui si basa la norma è quello dell’equità, per cui si cerca di colmare il gap, lo scarto esistente tra una persona “sana” e una portatrice di handicap.

Per far questo, la legge prevede di fornire tutti quegli strumenti (assistenza, ausili, eliminazione delle barriere architettoniche ecc.) che possono permettere alla persona disabile di partecipare alla vita collettiva come tutti gli altri.

Per questo, ad esempio, il diritto alle prestazioni è in relazione al bisogno del soggetto, alle sue capacità e anche all’efficacia della riabilitazione.

E per le organizzazioni…

All’interno della popolazione aziendale ci possono essere diverse persone che hanno bisogno della legge 104, tutti coloro che hanno una disabilità permanente o temporanea e tutti i caregivers (cioè coloro che prestano assistenza a una persona disabile).

Questi collaboratori hanno quindi diritto e possono chiedere i benefici relativi alla legge 104.

Il principale requisito per cui è possibile fare domanda per la legge 104 è lo stato di handicap, che è cosa diversa dall’invalidità (infatti hanno anche criteri differenti per l’accertamento).

Per invalidità, infatti, si intende la riduzione della capacità di una persona di lavorare.

Per quanto riguarda l’handicap, invece, si fa riferimento proprio alla normativa intendendo lo svantaggio sociale che deriva dalla disabilità della persona.

Brevi indicazioni per ottenere la Legge 104/92

Come avviene il riconoscimento dello stato di handicap?

Esistono delle tabelle ministeriali in cui sono presenti tutte le patologie che danno diritto al riconoscimento di questa condizione, il personale medico poi valuta e assegna una percentuale in base alla gravità.

Come richiedere la Legge 104?

Per prima cosa bisogna recarsi dal medico di base della persona interessata e chiedere la compilazione di un apposito certificato medico (in cui devono esser elencate tutte le patologie) che verrà inviato per via telematica direttamente all’Inps dal medico stesso.

Il dottore dovrà infine fornire il numero di protocollo di questa prima richiesta detta Certificato SS3.

A questo punto è necessario inviare la domanda di riconoscimento dell’handicap e quindi di legge 104 all’INPS, inserendo il numero di protocollo del certificato del medico di base.

Si può inviare la domanda in tre modi diversi:

  • in autonomia accedendo al portale INPS nella sezione: “Servizi per il Cittadino” con le credenziali del richiedente;
  • chiamando il Contact Center Inps-Inail, al numero verde 803.164, e fornendo comunque le credenziali del richiedente;
  • rivolgendosi a un CAF o a un patronato.

Una volta inviata la domanda si dovrà soltanto aspettare la convocazione di fronte alla commissione da parte dell’INPS.

In caso di malattie oncologiche gli accertamenti seguono la via dell’urgenza e della priorità, motivo per cui la convocazione deve avvenire entro quindici giorni.

Il giorno della visita il richiedente si dovrà presentare di fronte a una commissione medico-legale (in casi di pazienti allettati è il medico di base che nel certificato iniziale deve inserire la richiesta di visita domiciliare da parte della commissione).

Successivamente non si potrà che aspettare l’esito dell’accertamento, ovvero di ricevere a casa il verbale della commissione dove si potrà leggere se è stata accertata (o meno) la condizione di disabilità.

Come leggere un verbale di accertamento di handicap

Una volta che si riceve la lettera dell’INPS non sempre terminano le difficoltà legate a questa legge.

Potrebbe succedere, infatti, di faticare a comprendere quanto è scritto all’interno del verbale, perché a volte ci sono cavilli che possono confondere.

Oppure si potrebbe non essere d’accordo con il giudizio della Commissione e quindi voler chiedere un ricorso (procedura da effettuare entro i 6 mesi dalla ricezione del verbale, avviando il processo con la richiesta dell’accertamento tecnico preventivo che il giudice affida a un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU).

Per quanto riguarda la lettura del verbale, questo è composto principalmente da quattro parti contenenti:

  • dati anagrafici e relativi alla pratica;
  • dati relativi alla condizione sanitaria rilevata;
  • dati relativi alla valutazione proposta;
  • dati relativi alla eventuale revisione.

I dati relativi alla valutazione proposta, sono la parte più importante del verbale, perché racchiude l’esito effettivo.

Le diciture possono essere:

  • Persona con handicap (articolo 3 comma 1, Legge 104/1992): viene riconosciuto uno stato di handicap e quindi di alcuni benefici e prestazioni, ma non la condizione di gravità.
  • Persona con handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3, Legge 104/1992): grazie al comma 3 si ottiene la condizione di gravità che permette la maggior parte dei sussidi economici e delle agevolazioni. In particolare, è grazie a questo comma che si possono chiedere permessi e congedi lavorativi, in quanto al beneficiario è stato riconosciuto necessario un intervento continuativo, permanente e globale a causa di un’autonomia ridotta tanto da assumere una condizione di gravità.
  • Persona handicappata con un grado di invalidità superiore ai due terzi (articolo 21, Legge 104/1992), viene riconosciuto lo stato di handicap per cui si ha diritto ad alcuni vantaggi, come il diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili per le persone assunte presso gli Enti pubblici se vincitrici di concorso o ad altro titolo.

Per concludere

Come abbiamo detto e visto la legge 104 è molto ampia e può presentare delle insidie, sia per quanto riguarda le pratiche per ottenerla, sia per quanto riguarda la sua interpretazione.

In questo breve articolo si possono trovare alcuni semplici suggerimenti, ma prendersi cura delle Persone significa anticiparne i bisogni e mettere a loro disposizione tutti gli strumenti necessari per poter affrontare al meglio le loro sfide quotidiane, anche e soprattutto quelle più dispendiose e meno visibili.

Per questo, in caso di necessità ci si può affidare al Programma di Assistenza ai Dipendenti, dove si può trovare il Care Manager, un professionista disponibile a fornire informazioni e accompagnamento riguardo questi e altri temi di natura socio-assistenziale.

A cura di Sara Comandatore,
Social Care Coordinator
Stimulus Italia