supporto socio-assistenziale in azienda

Cinque ragioni per avvalersi di un supporto socio-assistenziale in azienda

Per quale motivo oggi un’organizzazione dovrebbe avvalersi oggi del supporto di una figura socio-assistenziale?

A Novembre 2022 avevamo individuato tre dati che sottolineavano l’emergere di nuovi bisogni per collaboratori e collaboratrici. Dati che hanno poi trovato concretezza anche nelle modalità di utilizzo del servizio socio-assistenziale Stimulus Italia nel corso dei primi mesi del 2023.

Ma lo sapevi che l’origine del rapporto tra assistenza socio-assistenziale e organizzazioni ha radici molto più profonde nella storia dei contesti organizzativi?

Origine della figura dell’assistente sociale in organizzazione

La presenza di un supporto in ambito socio-assistenziale in organizzazione affonda le sue origini nel mondo Anglossassone della seconda metà dell’Ottocento, all’inizio dell’era dell’industrializzazione.

Risalgono proprio a quegli anni importanti variazioni a livello socio-economico:

  • la trasformazione di molti lavoratori agricoli e artigiani in lavoratori salariati e dipendenti;
  • un aumento della forza lavoro, non solo maschile, ma anche femminile e di bambini;
  • la conseguente necessità di protezione contro i rischi di malattia infortunio, morte e disoccupazione.

Se ci spostiamo invece nel contesto italiano, la data che segna la nascita e l’istituzione del servizio sociale come professione vera e propria è il 6 ottobre 1946 con la conclusione del Convegno di Tremezzo.

Figure socio-assistenziali e organizzazioni

Oggi vi sono diverse modalità di disporre di un servizio socio-assistenziale all’interno delle organizzazioni.

Sostanzialmente distinguiamo due modalità operative:

  • la presenza di una figura professionale all’interno dell’organizzazione, spesso inserita nel dipartimento risorse umane;
  • l’esternalizzazione ad aziende specializzate con programmi di supporto dedicati.

I compiti fondamentali di queste figure sono essenzialmente tre:

  • supportare le persone nel reperire informazioni preziose per superare situazioni di impasse,
  • orientarle trovando insieme delle soluzioni per le loro problematiche
  • fornire degli strumenti che permettano loro di gestire con maggior efficacia la loro condizione.

Cinque motivi per cui scegliere di avere supporto socio-assistenziale in azienda

Ma perché oggi può essere cruciale per il benessere di un’organizzazione scegliere di mettere a disposizione il supporto di una figura socio-assistenziale?

Ecco cinque motivi.

1. Avvalersi del supporto di una referente socio assistenziale in azienda è un forte segnale che l’organizzazione ha a cuore il benessere dei collaboratori a trecentosessanta gradi. Grazie a questa figura, infatti, le persone possono ricevere prima di tutto ascolto e poi anche sostegno e suggerimenti preziosi per gestire con strumenti efficaci sfide e ostacoli che si presentano nella vita quotidiana.


2. Grazie alle capacità tecniche dei professionisti in ambito socio-assistenziale è possibile fare emergere risorse interne e soft skill dei collaboratori. Queste diventano importanti competenze trasversali per l’azienda stessa. Pensiamo ad esempio ad abilità come la gestione del cambiamento o dell’imprevisto da parte di un caregiver (un genitore o persona che si prende cura di un adulto non autosufficiente), possono sicuramente essere potenzialità da valorizzare anche all’interno del contesto lavorativo.


3. Il sostegno da parte di un professionista socio assistenziale può da una parte accelerare i tempi di risoluzione di una determinata problematica e dall’altra sgravare il collaboratore della fatica di cercare in autonomia (a volte in solitudine) le soluzioni più efficaci. Essere accompagnati passo a passo verso il superamento della difficoltà riduce notevolmente lo stress e questo ha effetti sicuramente meno impattanti sulle performance dei lavoratori, che non rischiano in questo modo crolli di concentrazione o prestazioni poco soddisfacenti.


4. All’interno delle organizzazioni stanno emergendo nuove difficoltà legate a nuovi bisogni portati dai collaboratori e dalle collaboratrici. Il tema del caregiving, ad esempio, è sempre più sentito tra i dipendenti delle aziende, motivo per cui offrire la consulenza di un professionista può sicuramente migliorare la qualità della vita personale e professionale dei lavoratori.


5. Infine, non dimentichiamo quanto sia fondamentale per la diffusione di una cultura aziendale che ha a cuore le tematiche social care e in cui i collaboratori possano riconoscersi, aumentando la loro motivazione e senso di appartenenza all’azienda.

In Conclusione

Avvalersi della professionalità di un’assistente sociale in azienda, può essere considerato un investimento sia per l’organizzazione che per le Persone.

Farsi carico dei bisogni dei lavoratori può infatti migliorare il clima aziendale, ottimizzando le performance e agevolando l’equilibrarsi della vita privata e professionale delle Persone.

Sara Comandatore, Social Care Coordinator Stimulus ItaliaA cura di Sara Comandatore,
Social Care Coordinator
Stimulus Italia