Diletta Ferrandino, Siemens

Diletta Ferrandino, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Siemens S.p.A. 

Lavoro con passione da quasi 20 anni in ambito Salute e Sicurezza sul Lavoro e faccio parte della Funzione EHS (Environmental Protection, Health Management and Safety) di Siemens come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, trovando in Siemens un’azienda di cui condivido pienamente i valori e la strategia.Credo che la tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro siano una responsabilità condivisa; l’impegno in questo ambito non deve essere considerato un lavoro degli specialisti, ma parte dell’attività quotidiana di tutti.


 Quali sono state le principali sfide affrontate nel 2022 in ambito di Mental Health at Work?

La pandemia di Covid19 ha portato maggiore attenzione alla salute mentale e al benessere sul lavoro. I collaboratori hanno affrontato più sfide in base al proprio lavoro: effettuare attività operative in campo con il timore del contagio, oppure lavorare da remoto invece di recarsi in ufficio, e ritrovarsi in difficoltà per la mancanza di interazioni quotidiane e con nuovi modi di comunicare per mantenere vivo il senso di appartenenza.

La recrudescenza della pandemia, seguita dalla forte incertezza dovuta alla guerra e alla conseguente instabilità economica, ha reso più difficile ritrovare la normalità che si attendeva e sperava con la fine dell’emergenza sanitaria.

La sfida maggiore è stata mantenere le persone stabili e serene offrendo loro un punto di riferimento nel luogo di lavoro, dove poter trovare modalità diverse di supporto, sia nella vita professionale che nella vita privata.


Quali le principali iniziative realizzate dalla tua organizzazione?

In Siemens, tutte le persone possono fare la differenza per favorire condizioni di lavoro sane e sicure, ponendo domande e discutendo apertamente di idee per migliorare il nostro lavoro.

In occasione della Giornata Mondiale del Mental Health, abbiamo promosso attività di sensibilizzazione sull’ottimizzazione dell’organizzazione del lavoro invitando i collaboratori a partecipare attivamente al dialogo.

Siemens, già da qualche anno, si è focalizzata sull’importanza del benessere mentale sul posto di lavoro dando la possibilità tramite il servizio EAP – Employee Assistance Program, in collaborazione con Stimulus, di trovare un supporto specialistico psicologico che possa sostenere i dipendenti e i propri famigliari. Inoltre, tutti i manager sono stati invitati a potenziare le proprie capacità empatiche e di connessione con i collaboratori grazie a un training online Healthy Leadership.


Quali pensi siano i trend che ci attendono nel 2023 in materia di Salute Mentale?

Nel 2023 i temi riguarderanno la consapevolezza di aver abbandonato la normalità pre-pandemia e l’incertezza del futuro sotto vari punti di vista, quali lo scenario geo-politico e i cambiamenti climatici in atto.

Continueremo a focalizzarci sulle sfide del benessere psicofisico, rafforzando la resilienza delle persone e puntando su nuovi strumenti come, per esempio, la mindfulness.

In aggiunta, la gestione del rischio psicosociale (PRM) sarà essenziale per aiutare le aziende a creare condizioni e ambienti di lavoro favorevoli, che permettano ai collaboratori di raggiungere il loro pieno potenziale.

Le aziende dovrebbero fare della preoccupazione per il benessere mentale una parte regolare del flusso di lavoro.

Il benessere mentale non è l’ultima tendenza o un bene da avere, ma una componente fondamentale delle operazioni quotidiane che solleva il morale, le prestazioni e la produttività.