Quattro consigli pratici per coltivare la gratitudine
Molto spesso proviamo un senso di preoccupazione verso quello che non abbiamo o per delle situazioni che non sono accadute.
Di conseguenza, a volte non ci rendiamo conto davvero di ciò che possediamo o delle fortune che ci sono capitate.
Ci sono molte cose per cui essere riconoscenti, anche se troppo spesso tendiamo a non ricordarlo e dimentichiamo che questo senso di insoddisfazione deriva dall’assenza di gratitudine verso ciò che abbiamo.
Che cos’è la Gratitudine?
La gratitudine non va confusa:
- con la gratificazione, che è la soddisfazione semplice e immediata di un bisogno,
- con il comportamento formalmente ben educato. Dire “grazie” non basta sempre per esprimere gratitudine, così come dire “ti amo” non sempre significa amare veramente.
La gratitudine è un sentimento specifico composto da una piacevole emozione di “leggerezza” interiore e di riconoscenza.
È un punto di forza della personalità, ossia la capacità di essere consapevoli di ciò che c’è di positivo nella propria vita, in modo autentico e sincero.
Da tempo la filosofia e le religioni orientali hanno colto quanto la gratitudine giochi un ruolo importante nella vita di ciascuno, riflettendo sull’importanza di coltivarla.
Le ricerche recenti in questo ambito, a cura di autori come Emmons e McCullough e Seligman, hanno dimostrato che imparare ad esprimere gratitudine per ciò che già si ha può avere un effetto significativo sul benessere psicofisico.
Sviluppare la gratitudine protegge da stress e depressione, favorisce il senso di soddisfazione della vita e migliora l’autostima.
In poche parole, quando si è grati si è più felici.
Coltivare la gratitudine
Certamente questa emozione non è così semplice da ottenere, soprattutto quando ci si sente troppo preoccupati per qualcosa, scoraggiati o sotto stress.
A seguire proveremo a elencare alcune tecniche efficaci per entrare in una condizione di maggiore gratitudine verso la nostra vita.
01. Il diario della gratitudine
Uno dei migliori modi per coltivare la gratitudine consiste nel praticarla quotidianamente, ricordando a se stessi tutto ciò per cui possiamo essere grati nella nostra vita. Un metodo per realizzare ciò consiste nel tenere un diario in cui scrivere tutti i giorni qualcosa per cui ci sentiamo grati. L’atto di scrivere è importante per tradurre i nostri pensieri in parole. Scrivere aiuta a organizzare i pensieri, facilita l’integrazione e l’accettazione delle proprie esperienze.
Un altro modo per coltivare questo sentimento positivo consiste nello scrivere una vera e propria “lettera di ringraziamento” indirizzata ad una persona della propria vita a cui si è grati. Questo dà l’occasione di mettersi in contatto con pensieri ed emozioni, magari dati per scontato.
02. Ascoltare i propri sensi
Quand’è stata l’ultima volta che ti sei sentito felice per eventi o situazioni apparentemente banali?
L’importante è provare a concentrarti sulla capacità di percepire ciò che ti circonda attraverso i sensi (vista, udito, olfatto, gusto, tatto), partendo da piccoli piaceri: i colori di un tramonto, il suono di una musica che ti piace, il sapore di un cibo.
03. Osservare il proprio linguaggio
Il linguaggio determina la natura e il contenuto dei pensieri. Svariate ricerche in tale ambito sottolineano che il linguaggio influenza il modo in cui pensiamo e determina il contenuto dei nostri pensieri.
Le persone grate tendono a focalizzarsi molto meno su temi come deprivazione, mancanza, scarsità e più su concetti quali dono, abbondanza, crescita, presenza.
Questa osservazione fa riflettere sull’importanza che può avere il modo in cui descriviamo gli eventi nella nostra vita.
04. Valorizzare eventi difficili per coltivare la gratitudine
Praticare la gratitudine è difficile, soprattutto se abbiamo vissuto degli insuccessi in piccoli o grandi avvenimenti della nostra vita. Siamo stressati dal lavoro.
Abbiamo commesso qualche errore.Tuttavia, anche gli eventi difficili superati nel passato possono contribuire a farti sentire maggiormente grato per ciò che hai nel presente. È proprio in questi momenti, infatti, che la gratitudine può aiutarci.
Quando affronti una sfida ardua nella tua vita, prova a trovarne il lato positivo, ad essere riconoscente per ciò che sei chiamato ad affrontare: è un’opportunità per crescere, imparare, migliorarsi.
Al contrario, focalizzarti solamente sulla fatica o sulla natura imprevedibile di alcuni eventi, ti farà sentire sempre alla ricerca di una felicità lontana, sfuggente e inappagante.
In conclusione
La possibilità di vivere pienamente il cammino di vita che stiamo percorrendo sta nel cogliere le cose che abbiamo come nostre, accettando in questo senso anche le cose che ci piacciono di meno. Solo entrando in un rapporto di accettazione verso noi stessi potremo davvero migliorare ciò che non ci piace. Al contrario, se rifiutiamo aspetti di noi stessi o della nostra vita, continueremo a cercare soluzioni esterne inadatte a soddisfare i nostri bisogni più profondi.
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