Psicologia positiva: per vivere e lavorare al meglio
Cos’è la Psicologia Positiva? Cosa promuove?
Il movimento della Psicologia Positiva si è sviluppato negli Stati Uniti sotto la spinta di Martin Seligman e si è poi diffuso in Europa. Questa corrente propone un modello di un individuo protagonista dell’attuazione di percorsi di crescita e di miglioramento, dotato della capacità di perseguire obbiettivi personali, agendo attivamente sulle proprie forze interne. Il focus viene posto su sentimenti di fiducia, gratificazione, potere positivo verso sé, gli altri e la vita. Si tratta di un benessere che implica l’influenza e l’ interazione reciproca con il benessere collettivo.
Cosa significa avere un pensiero positivo?
“La realtà non è ciò che ci accade ma ciò che noi facciamo con quel che ci accade” (Aldous Huxley)
Il modo in cui si interpreta la realtà cambia l’ esperienza della realtà stessa, e tanto più lo si fà attraverso le emozioni positive quanto più si è in grado di trarne dei vantaggi. Concentrarsi maggiormente su ciò che è negativo predispone maggiormente a stress ed ansia, mentre portare la propria mente a uno stato di positività permette di migliorare le proprie performance, divenendo più solidi e capaci di affrontare al meglio le sfide che la vita inevitabilmente presenta.
Quali sono le applicazioni pratiche?
La psicologia positiva rappresenta il versante non finalizzato a risolvere particolari patologie psicologiche, ma ad aiutare l’individuo, il gruppo e l’organizzazione a lavorare sui propri punti di forza e potenzialità. Le applicazioni pratiche e gli effetti della psicologia positiva, in generale del pensiero positivo, riguardano tutti gli aspetti della vita dell’individuo: salute, lavoro, famiglia, vita sociale, spiritualità.
Perché la Psicologia positiva in Azienda ?
A differenza della psicologia del lavoro che nasce nell’azienda per l’azienda, la psicologia positiva è un filone che si sviluppa autonomamente per colmare un vuoto teorico e metodologico di ricerca relativa a ‘cosa rende felici le persone’. Pur non creandosi all’interno di un contesto del lavoro e delle organizzazioni, la psicologia positiva si incontra particolarmente bene con la realtà aziendale in quanto sviluppa temi affini, quali mettere in campo e identificare le proprie forze, riconoscere i meriti, accrescere l’engagement nei confronti dell’attività lavorativa percepita positivamente. La cornice comune si basa sull’agire e sul fare per cambiare, per produrre e per trovare soluzioni, evitando di adagiarsi su schemi di pensiero rigidi. La frase di Heinz Von Foerster: “Se vuoi vedere, impara ad agire”, esprime al meglio questo approccio.
I benefici di un pensiero e atteggiamento positivo nella vita e in azienda?
Avere un atteggiamento attivo rende maggiormente padroni delle proprie azioni, e la consapevolezza di poter agire sul proprio destino rende più determinati, creando così un circolo virtuoso che può portare al successo nelle azioni che si intraprendono. Al contrario l’atteggiamento passivo è proprio di chi pensa di non avere alcun potere sulle cose che accadono e quindi rinuncia in partenza a lottare per la soddisfazione personale. Assumere un atteggiamento attivo significa sentirsi capaci di affrontare le diverse situazioni, di “cadere” e rialzarsi continuando a crescere. Tale condizione eleva l’individuo a uno stato di padronanza della propria vita e che incide notevolmente anche sulle sue performance in ambito professionale. Ciò implica a imparare a ripensare in modo diverso sia gli eventi positivi che negativi e allena il cervello ad uno stato di felicità costruttiva. Una recente ricerca ha dimostrato, ad esempio, che quando il nostro cervello è positivo la dopamina irrompe prepotentemente nel nostro sistema attivando i centri dell’apprendimento. Una mente positiva è il 39% più veloce e accurata nel prendere decisioni rispetto ad una negativa, neutra o stressata.
La psicologia positiva significa minimizzare o respingere gli eventi e pensieri negativi?
L’approccio positivo di certo non pretende di annullare gli eventi negativi o gli insuccessi, non chiede di fingere di essere qualcosa che non ci si sente di essere né invita a mantenere un’ ingenua leggerezza nelle cose.
Semplicemente quando ci si allena ad avere un’attitudine positiva la visione del mondo si trasforma. L’obiettivo della psicologia positiva è quindi di aiutare le persone a vivere in maggiore armonia con se stessi, con gli altri e ad avere una buona predisposizione verso quello che si fa. Sviluppare uno stato positivo della mente aiuta ad essere più flessibile al cambiamento.