Intervista ad Andrea Minogini, Intesa Sanpaolo

Andrea Minogini, Intesa Sanpaolo

Andrea Minogini, Responsabile People Care e Servizi al Personale

Dopo una lunga carriera come dirigente all’estero, nelle aree dove il Gruppo Intesa Sanpaolo detiene partecipazioni strategiche, Andrea Minogini dal 2018 è responsabile di People Care e Servizi al Personale, due anime che fanno capo alla Direzione People Management & HR Transformation, Area Chief Operating Officer. Sotto la sua responsabilità da un lato lo sviluppo di una cultura e di iniziative volte al benessere e alla qualità della vita delle persone, dall’altro la gestione dei servizi per il personale, quali mense, asili nido, travel management, flotta aziendale, etc.


Quali sono state le principali sfide affrontate nel 2022 in ambito di Mental Health at Work?

Oggi più che mai il benessere psicologico, emotivo e sociale è un fattore chiave su cui le aziende stanno investendo.

Post pandemia una delle nostre sfide principali è stata supportare le persone nel rientro alla “normalità”, ovvero il lavoro in ufficio, che nella realtà si è tradotto nell’adattamento alle nuove modalità di lavoro “ibrido” e alla ricerca di un nuovo equilibrio tra lavoro e vita privata.

Un’ulteriore sfida è stata quella di progettare iniziative, finalmente in presenza fisica, che potessero stimolare il recupero della socialità e, più in generale, il benessere sul posto di lavoro, che costituisce uno dei pilastri della strategia HR del nostro Gruppo.

Il nostro obiettivo è lavorare sulla prevenzione e, per fare questo, adottiamo un approccio olistico che considera il benessere delle persone in tutte le sue componenti – alimentazione, attività fisica, benessere psicologico e sociale – lavorando in stretta connessione con le iniziative per l’inclusione, col nuovo modo di lavorare e in sinergia con il welfare aziendale.


Quali le principali iniziative realizzate dalla tua organizzazione?

Abbiamo ulteriormente promosso la conoscenza del servizio di sostegno psicologico, offerto gratuitamente a tutte le nostre persone in Italia e in alcune realtà estere, tra cui la nostra sussidiaria in Ucraina, anche facendo leva sul ruolo fondamentale svolto dalla rete dei gestori HR.

Il servizio, denominato Ascolto e Supporto, è stato attivato nel marzo 2020, in piena pandemia, a beneficio di circa 75mila persone ed è già stato utilizzato da 4000 persone per un numero di accessi complessivi pari a 6000.

Abbiamo lavorato all’evoluzione di CareLab – il nostro “ecosistema” di iniziative per il benessere delle persone – che si sviluppa attraverso una piattaforma con contenuti digitali e strumenti con cui apprendere e praticare comportamenti virtuosi in tutte le dimensioni del benessere.

CareLab si concretizza anche in iniziative innovative negli spazi aziendali, per favorire interazioni positive e benessere sul posto di lavoro (ad esempio sessioni di yoga in presenza, spazi di relazione e lounge con un’innovativa offerta alimentare per pause di qualità).


Quali pensi siano i trend che ci attendono nel 2023 in materia di Salute Mentale?

Dal nostro osservatorio, notiamo che sono in decisa crescita la domanda e le aspettative delle persone rispetto all’offerta delle aziende in termini di strumenti e iniziative a supporto del benessere emotivo e psicologico.

Un’azienda che investe nel benessere delle persone genera maggior attrazione, ingaggio e retention e valorizza la propria impronta ESG.

L’orizzonte vedrà sempre più iniziative in presenza fisica e, per un Gruppo grande come il nostro, la costruzione di piani di wellbeing specifici per singole strutture e cluster di popolazione (genitori, comunità dei talenti, neoassunti, etc.).

Stiamo già sperimentando e progettando, ad esempio, sessioni di mindfulness, di respirazione consapevole, consulti con specialisti e l’utilizzo di metodologie di gamification per stimolare le persone a una partecipazione sempre più attiva.