Nicoletta Fiore, Gruppo Assimoco

Nicoletta Fiore, Sviluppo Persone e Organizzazioni – Coach

Mi piace raccontare che nell’ambito assicurativo, in cui lavoro…  da sempre, ho svolto molti ruoli. In quello attuale posso mettere a frutto la mia esperienza pluridecennale per progetti innovativi finalizzati alla sostenibilità, al benessere della comunità e a sostegno del cambio generazionale, attraverso la cura e la formazione del talento e dei talenti. Sono la Coach di un team di donne giovani e talentuose e ci occupiamo dello sviluppo professionale e personale dei collaboratori di Assimoco.


Quali sono state le principali sfide affrontate nel 2022 in ambito di Mental Health at Work?

Sicuramente nel 2022 ci siamo confrontati con la necessità di ricostruire una nuova vita lavorativa e il ritorno alla presenza in azienda, con tutto quanto questo ha significato rispetto alla riorganizzazione dell’ambito privato e familiare.

Per Assimoco il rientro negli uffici e la “densità” sociale rappresenta un elemento portante del senso di comunità che da sempre caratterizza la cultura aziendale e la forza distintiva – che per noi è anche vantaggio competitivo –  riconosciute anche da tutti i nostri stakeholder.

Questo ritorno alla vita aziendale ha portato molte persone ad affrontare paure e difficoltà rispetto al cambiamento, alla ricerca di un nuovo equilibrio emotivo e di un ribilanciamento con la vita privata. Sono emersi disagi e timori nel trovarsi in collettività e confrontarsi con i rischi – non solo fisici – che tutti corriamo quando siamo “esposti”.


Quali le principali iniziative realizzate dalla tua organizzazione?

Abbiamo strutturato una policy di smart working che valorizza tutto quanto abbiamo imparato – e ben ha funzionato – durante la pandemia e i due anni di lavoro da casa: flessibilità oraria, no giorni minimi di presenza, identificazione delle attività di valore per cui ha senso essere presenti, fiducia alle scelte del team. Abbiamo supportato e stimolato le attività di valore con momenti di incontro culturali e ricreativi.

Abbiamo indirizzato le attività di sviluppo con percorsi di coaching o mentoring individuale o per piccoli gruppi in modo da lavorare in maniera mirata sui bisogni e desideri delle persone.

Abbiamo garantito continuità con il supporto psicologico – da anni previsto in azienda – attraverso Stimulus, collegando e integrando il servizio nell’ambito delle attività per la Salute, oltre gli obblighi di legge, lavorando con tutto il “team” Sicurezza e in particolare con il medico competente.


Quali pensi siano i trend che ci attendono nel 2023 in materia di Salute Mentale?

Le persone troveranno gradualmente maggior sicurezza e soddisfazione, con minori difficoltà nell’affrontare il quotidiano e una normalità divenuta indiscutibilmente più faticosa, ma ci sarà certamente sempre più bisogno di ascolto, quello autentico e attivo che ci fa sentire accolti e importanti.

Siamo convinti che il percorso sarà facilitato dalla crescente maturità delle persone nell’affrontare temi di benessere mentale anche con il sostegno di figure professionali e anche con riferimento a temi familiari.

Sicuramente uno sguardo continuo e attento dovrà essere mantenuto sui giovani, entrati in azienda in tempi di pandemia e formatisi in una dimensione anomala e virtuale.

Ci auguriamo poi che nell’ambito delle attività per la Sicurezza degli ambienti lavoro si apra un varco, anche normativo, che consideri in maniera realistica e aggiornata i rischi delle “nuove” malattie professionali e dei disagi mentali.