Simona Digiovanni Speex, Cover Intervista Stimulus Italia

Simona Digiovanni, Speexx

Simona Digiovanni, Director Operations & People Speexx

Laureata in Scienze della Comunicazione a Torino, ho vissuto per un periodo in Germania dove sono entrata in contatto con Speexx. Dalla fase di start-up della sede italiana a oggi ho contribuito alla crescita ed evoluzione dell’azienda. Col tempo il mio ruolo si è focalizzato sullo sviluppo organizzativo e sui temi DEI. Ho due bambini e ogni giorno sperimento quanto sia importante bilanciare tutte le sfere della nostra vita. Questo è ciò che cerco di agevolare nel mio ruolo professionale.


Quali sono state le principali sfide affrontate nel 2022 in ambito di Mental Health at Work?

A Speexx siamo convinti che la cura del benessere dei dipendenti sia una delle principali responsabilità del management.

Considerando che, secondo il dizionario Collins, la parola che meglio descrive il 2022 è permacrisi (da intendersi come “un periodo esteso di instabilità e insicurezza”), creare un clima sereno, con un forte senso di appartenenza e libertà di essere se stessi ci sembra prioritario.

In questo contesto, laddove si sono presentati episodi che hanno richiesto di rispondere in maniera agile e tempestiva a supporto di colleghi in difficoltà, abbiamo riorganizzato il team e le mansioni in modo da lavorare al meglio tutti, senza perdere di vista gli obiettivi aziendali.

Ciò è stato possibile grazie ad una stretta collaborazione tra Team Leader e funzione People Care, nell’ambito di una cultura d’impresa inclusiva, che mette la persona al centro.


Quali le principali iniziative realizzate dalla tua organizzazione?

Dal 2020 ci avvaliamo dei servizi di Stimulus Italia per supportare il benessere psicologico dei dipendenti la cui fruizione, in alcuni casi, viene incoraggiata dai manager come risorsa supplementare per raggiungere obiettivi di crescita.

Grazie a ciò, molti nostri dipendenti stanno sperimentando quanto sia utile ed efficace un supporto psicologico fornito da professionisti. Per noi è una grande soddisfazione poter contribuire a creare maggiore consapevolezza sul tema del benessere mentale e dell’utilità di questi strumenti in ogni fase della propria vita, per motivi personali e professionali.

Oltre a ciò, abbiamo previsto percorsi di formazione sui temi della sicurezza psicologica per i team leader ai quali sono seguiti momenti di confronto e follow-up.

Abbiamo inoltre stabilito di conseguire la ISO 30415 relativa ai temi DEI e stiamo gettando le basi del nostro DEI framework.


Quali pensi siano i trend che ci attendono nel 2023 in materia di Salute Mentale?

Stiamo assistendo all’ingresso nel mondo del lavoro di una generazione per la quale il tema del benessere e del corretto bilanciamento tra vita personale e vita lavorativa è prioritario.

Allo stesso tempo, anche le generazioni di età più alta hanno rivisto le proprie priorità in seguito all’emergenza sanitaria e a ciò che ne è seguito.

A mio parere, si sta creando un divario tra le organizzazioni che hanno recepito questi segnali e vi stanno rispondendo in maniera adeguata (con accordi smart working, welfare aziendale, attenzione alla sicurezza psicologica, inclusività, business coaching) e le realtà refrattarie a questi temi.

Le ricerche ci dicono che le prime hanno molte più probabilità di successo in termini di innovazione, competitività e stabilità finanziaria.

In effetti non si tratta di filantropia, ma anche di migliorare la propria capacità di attrarre e trattenere i talenti.