Le paure che fanno crescere
Tutti noi proviamo e abbiamo provato l’emozione della paura, in situazioni molto diverse tra loro, sia quando eravamo bambini sia in età adulta. Quando a provarla sono però i nostri figli è come se all’improvviso ci sembrasse sbagliato. “Sono così piccoli… dobbiamo proteggerli”.
La vita dei più piccoli, intorno ai 3-4 anni, inizia a colorarsi di piccole e grandi paure. Si tratta di pauredovute alla maturazione intellettiva e psicologica, che li porta a prendere consapevolezza di sentimenti quali la fragilità e l’impotenza, che provano di frequente. Che funzione hanno nella loro vita queste emozioni? Sono dannose? Queste emozioni li aiutano a crescere nella misura in cui i bambini imparano a gestire le paure. Dobbiamo aiutare i bambini a superare la paura, non ad eliminarla dalla loro vita (anche perché sarebbe impossibile).
Le giornate dei bambini sono costellate da giochi di fantasia, all’interno dei quali abitano mostri, lupi, draghi e ladri, che loro combattono con tutti i mezzi che hanno a disposizione: formule magiche, gabbie invisibili, spade laser, ecc. Attraverso giochi di simulazione possiamo insegnare loro strategie utili per affrontare situazioni di vita reale che li spaventano. La paura è un’emozione sana, naturale, che svolge una funzione importante nella vita dei nostri figli. Loro devono sapere che il mondo, talvolta, può essere pericoloso e devono sapere come comportarsi in questi casi.
Vediamo insieme alcune tipiche paure più comuni nell’infanzia.
1 – Paura dell’abbandono
I bambini vivono con angoscia l’idea che mamma e papà li possano abbandonare e hanno un grande bisogno di sentirsi dire che saranno amati sempre, a prescindere da tutto. È meglio evitare di fare leva su questo sentimento per ottenere l’obbedienza dei figli o per “prenderli un po’ in giro”, perché per loro non è affatto divertente, anzi, la paura è una “cosa seria”.
Pensate a come fiabe quali Hansel e Gretel, abbandonati nel bosco, o Biancaneve, odiata dalla matrigna e trascurata dal padre, dipingano chiaramente il tema dell’abbandono. Queste storie affascinano i bambini, perché li aiutano a dare voce ai loro sentimenti.
2 – Paura dell’impotenza
I bambini intorno ai 3 anni iniziano a vivere sentimenti di impotenza e vulnerabilità che faticano a tollerare. Hanno bisogno perciò di esorcizzare questa paura giocando a sconfiggere draghi e mostri di ogni sorta. Entrando in una classe di scuola materna, con grande facilità, ci si imbatterà in “Buoni che sconfiggono il Male”: principesse che vengono salvate dalle grinfie dell’orco e poliziotti che arrestano spaventosi ladri.
Questo li aiuta a sentirsi più forti e meno vulnerabili. Gli adulti possono sostenere i bambini nel fronteggiare questi sentimenti di impotenza aumentando la loro autostima e le loro autonomie: per esempio fare scegliere loro quale maglia indossare, quale frutto mangiare per merenda, lasciare che si lavino da soli i denti e si infilino le scarpe. In questo modo i più piccoli si sentiranno sempre più abili e competenti.
3 – Paura dei brutti sogni
Quando gli incubi svegliano adulti o bambini nel cuore della notte, sentimenti spaventosi affollano cuore e pensieri. Per i più piccoli i brutti sogni possono essere ancora più terrificanti, perché loro faticano a distinguere i sogni dalla realtà. Se vostro figlio si sveglia piangendo a causa di un incubo, occorre rassicurarlo, tenendolo stretto e spiegandogli che non era vero, era solo un sogno. Nel caso abbia delle difficoltà a comprendere la differenza tra sogni e realtà e la paura degli incubi sia molto grande, esistono libri che trattano anche questo tema e che potreste leggere insieme.
4 – Paura della morte
Questa paura, comune a tutti i bambini, ma anche a buona parte degli adulti, può indurre i piccoli a farvi domande dirette in merito. È importante che non minimizziate la paura, giudicandola sciocca, ma dimostratevi comprensivi ed empatici. Se, al contrario, doveste cercare di sminuire la paura di vostro figlio, si renderà conto del vostro disagio nell’affrontare tali sentimenti e potrebbe preferire non parlare più con voi di emozioni così importanti. In caso di un lutto, fargli sentire e vedere che anche voi siete tristi per la morte di un parente o di un amico aiuterà il bambino a comprendere che i suoi sentimenti sono legittimi e naturali.
5 – Paura del buio
Un grande classico, specialmente per quanto riguarda i bambini più piccoli, è la paura del buio. Per loro il buio può rappresentare un luogo sconosciuto, dove risiedono tutte le loro più grandi paure: mostri, fantasmi, streghe. Ridicolizzare questo sentimento o decidere di non dargli peso, non farà che accrescere la sua paura e indurlo a sviluppare sentimenti e pensieri negativi su se stesso: “sono sbagliato, sono un fifone”, “alla mamma non piaccio quando ho paura”. I bambini, crescendo, impareranno da soli che buio non è sinonimo di pericolo, ma finché ne avranno bisogno potrete fornire loro una lucina notturna e il conforto di sapere che voi dormite nella stanza accanto e in caso di bisogno correrete da lui. Raccontare che anche voi da piccoli eravate spaventati dal buio, potrebbe aiutarli nel sentirsi meno “sbagliati” e nel comprendere che crescendo questa paura verrà superata.
Le paure possono essere infinite, anche se le tematiche che si celano dietro di esse e le modalità con le quali sostenere i bambini nell’affrontarle possono essere molto simili a quella appena descritte. I giochi di ruolo o di finzione spesso mettono in scena sentimenti di paura, quindi prestate grande attenzione a ciò che vostro figlio o un altro bambino all’interno della cornice del gioco può domandarvi. Non perdete queste preziose occasioni per dimostrargli la vostra vicinanza e per suggerire strategie utili per superare pericoli ed ostacoli.
Accogliete le paure dei vostri figli, mostrate loro comprensione e aiutateli nell’ideare soluzioni per affrontare i diversi pericoli. In questo modo un sentimento quale la paura, può trasformarsi in una grande opportunità di crescita.