Ketty Paoli, Barzanò & Zanardo

Ketty Paoli, Head of Human Resources Organization & Internal Communication, Gender Equality Board Member

Mi chiamo Ketty, sono nata a Bari e sono laureata in Matematica con specializzazione in Informatica, una vera donna STEM. Mi sono appassionata al mondo delle Risorse Umane e alla digitalizzazione dei processi HR nel 2005. Da 3 anni ricopro il ruolo di Head of HRO and Internal Communication presso Barzanò & Zanardo, marchio storico italiano leader nella tutela della proprietà industriale, dove ho fondato per la prima volta l’HR Office del Gruppo. Il mio background a 360° nel mondo HR, unito alle mie competenze comunicative, mi ha resa un’esperta nei processi HR, nella loro digitalizzazione, nella comunicazione interna come strumento chiave di un HR Office e nel Future of Work.

 


 

Se dovessi identificare un contributo chiave che hai dato per plasmare il Benessere nella tua organizzazione, quale sceglieresti e perché?

Quello che ho pensato e disegnato ad hoc per la Barzanò & Zanardo è l’implementazione di un programma chiamato B&Zen di benessere integrato, che include ad ogni nuovo ciclo delle attività fisiche di wellbeing, attività di team building all’aperto, iniziative di supporto psicologico ad hoc e iniziative per promuovere un equilibrio tra vita lavorativa e personale.

Ad esempio, ho mantenuto e reso un valore aziendale l’adozione del lavoro ibrido, ho lavorato nel creare spazi dedicati al relax in azienda ed infine ho organizzato workshop di mindfulness per la gestione dello stress.

Adesso sto lavorando a iniziative sulla salute mentale, creando un ambiente in cui i dipendenti si sentano supportati e valorizzati. Un altro aspetto importante che ho apportato è stato sicuramente il miglioramento della comunicazione interna, anche incoraggiando un dialogo aperto tra i membri del team e la dirigenza.

Queste iniziative non solo migliorano la qualità della vita lavorativa, ma hanno anche aumentato la produttività e la soddisfazione dei dipendenti, contribuendo ad una cultura organizzativa più positiva ed inclusiva.

 



Quali sfide o ostacoli ritieni possano influenzare l’integrazione del Benessere in azienda e come pensi di affrontarli?

Sicuramente prima di tutto la cultura aziendale resistente e, se la cultura organizzativa non valorizza il benessere, potrebbe esserci resistenza all’implementazione di iniziative, ma soprattutto a quel punto l’HR potrebbe non riuscire ad avere budget sufficiente per investire in programmi di benessere.

Inoltre il secondo ostacolo potrebbe essere che ad oggi il benessere mentale è ancora stigmatizzato, frainteso, rendendo difficile per i dipendenti cercare aiuto.

Non ultimo ostacolo per l’HR è l’essere in grado di offrire una gamma di programmi di benessere che possano soddisfare davvero le diverse esigenze di tutti, come fitness, supporto psicologico, flessibilità lavorativa e non meno le opportunità di sviluppo personale.

 



Quale stakeholder o risorsa ritieni fondamentale per sostenere e promuovere il Benessere nel contesto aziendale?

Lo stakeholder fondamentale per sostenere e promuovere il benessere in azienda è, come per ogni iniziativa HR, il management.

La leadership ha un ruolo cruciale nel definire la cultura aziendale e renderla credibile, ma soprattutto è cruciale che i leaders siano i primi a dare l’esempio, dimostrando comportamenti orientati al benessere, come prendersi pause e pianificarsi le giuste ferie, gestire lo stress tra i team, incoraggiando pratiche di lavoro sane, come il bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata, ispirando così i dipendenti a fare lo stesso.