Fabiana Carioli, Grenke

Fabiana Carioli, People Experience Director
Mi chiamo Fabiana e ricopro il ruolo di People Experience Director in GRENKE Italia. Metto al centro, in modo autentico, il benessere delle persone, creando un ambiente di lavoro che ispiri e promuova crescita e soddisfazione. Appassionata di neuroscienze, intelligenza emotiva e innovazione, guido le strategie HR per favorire lo sviluppo professionale e personale, valorizzando ogni individuo nella sua unicità. Credo fermamente che riconoscere e promuovere l’interezza della persona e i suoi ruoli di vita sia fondamentale per costruire una cultura aziendale sostenibile, dinamica e competitiva.
Se dovessi identificare un contributo chiave che hai dato per plasmare il Benessere nella tua organizzazione, quale sceglieresti e perché?
Uno dei contributi più significativi è stato promuovere una visione della persona nella sua interezza, legittimando i ruoli di vita e valorizzando le competenze trasversali allenate in questi contesti grazie alla “transilienza”. Inoltre, la partecipazione alla ricerca condotta da Stimulus sulla salute mentale è stata determinante per raccogliere dati mirati e contestualizzati, che non solo hanno guidato la pianificazione di iniziative strategiche previste per il 2025, ma hanno anche giocato un ruolo cruciale nel mantenere e rafforzare la sponsorship degli stakeholder chiave. I dati hanno consentito di migliorare ulteriormente il loro coinvolgimento, consolidando il loro impegno verso il benessere psicologico come priorità e creando una base solida per la disseminazione e il successo delle future iniziative. Questo approccio ha permesso di costruire una cultura più aperta e consapevole, orientata alla sostenibilità e al dialogo.
Quali sfide o ostacoli ritieni possano influenzare l’integrazione del Benessere in azienda e come pensi di affrontarli?
Una delle sfide principali è superare i bias e gli stereotipi legati alla salute mentale, che possono alimentare il timore di stigmatizzazione e frenare il dialogo. Le persone temono che condividere apertamente difficoltà possa compromettere la percezione delle loro competenze e/o limitare le opportunità di sviluppo professionale. La risposta a questa sfida è la normalizzazione della salute mentale, integrandola nella più familiare dimensione della salute e sicurezza sul lavoro. Per farlo, abbiamo progettato iniziative volte alla disseminazione culturale, attraverso percorsi di sensibilizzazione trasversali e una formazione specifica per i manager, concentrata sul riconoscimento e la gestione di pregiudizi, con particolare attenzione ai bias inconsci. L’obiettivo è dotare chi ricopre ruoli di leadership di strumenti pratici per affrontare il tema con consapevolezza, favorendo un cambiamento culturale che legittimi il benessere psicologico e il prendersi cura, nelle dinamiche organizzative.
Quale stakeholder o risorsa ritieni fondamentale per sostenere e promuovere il Benessere nel contesto aziendale?
Il ruolo dell’HR è fondamentale nell’identificare la salute mentale come una priorità strategica, utilizzando metodo e dati concreti attendibili per sensibilizzare i vertici aziendali e dimostrare l’impatto concreto su performance e produttività. Questo lavoro di connessione tra analisi e azione consente di costruire iniziative solide, integrate nella visione organizzativa. Il supporto dei vertici è essenziale per garantire risorse adeguate, autenticità e coerenza rispetto alle azioni intraprese, che possano mobilitare i leader, come stakeholder. La leadership gioca un ruolo chiave nella promozione di una cultura aziendale attenta al benessere, sostenendo attivamente le persone. La sinergia tra i vari stakholder e l’allineamento sulla visione e imprescindibile per trasformare il benessere psicologico in una leva strategica, rafforzando una cultura aziendale sostenibile e competitiva.