Gestire l’inaspettato: il ruolo strategico delle HR nelle crisi aziendali

Negli ultimi anni, le aziende si sono trovate ad affrontare eventi improvvisi e altamente complessi, a gestire l’inaspettato: pandemie globali, crisi geopolitiche, interruzioni nelle catene di fornitura, cambiamenti normativi e politici inattesi. Questi scenari, spesso imprevedibili e fuori dal controllo diretto delle aziende, mettono a dura prova la tenuta emotiva, organizzativa e strategica delle aziende.
In questo contesto, il team HR gioca un ruolo centrale non solo nella gestione dell’inaspettato, ma nella sua stessa anticipazione. Essere preparati a gestire l’inaspettato non significa prevedere ogni possibile evento, ma saper reagire con lucidità, coesione e, soprattutto, umanità. È proprio in questi momenti che la funzione HR rivela il proprio valore più profondo: tenere unite le persone, dare senso alle scelte e garantire la continuità organizzativa attraverso cura, ascolto e competenza.
Creare una cultura della resilienza e dell’antifragilità prima della crisi
Uno degli errori più frequenti nelle organizzazioni è pensare alla gestione della crisi solo nel momento in cui questa si manifesta. In realtà, è nei periodi di apparente stabilità che si gettano le basi per una risposta efficace. In quest’ottica, il team HR ha il compito di farsi promotore di una cultura organizzativa resiliente e antifragile, dove la flessibilità, l’adattabilità e la fiducia reciproca non siano solo principi enunciati, ma pratiche quotidiane.
Questo significa rafforzare relazioni solide tra leadership e collaboratori e collaboratrici, favorire una comunicazione trasparente e sviluppare una mentalità aperta al cambiamento. Prepararsi significa anche formare le persone a gestire l’incertezza, allenarle a prendere decisioni rapide e a condividere responsabilità in modo diffuso.
Strumenti come la definizione di ruoli e processi decisionali chiari o le simulazioni di scenari di crisi aiutano a sviluppare prontezza operativa e tenuta emotiva. È altrettanto essenziale predisporre canali di comunicazione efficaci, attivabili all’occorrenza, per evitare il caos informativo che spesso accompagna i momenti critici.
Il team HR, inoltre, deve promuovere un dialogo costante con i lavoratori e le lavoratrici, saper intercettare segnali deboli di disagio e costruire un clima di sicurezza psicologica in cui ogni persona si senta libera di esprimere fragilità, dubbi o proposte senza timore di giudizio.
Non va dimenticato che le crisi colpiscono prima di tutto le persone, non solo i processi. Se non adeguatamente supportate – sia sul piano organizzativo che emotivo – le persone possono vivere la crisi come un disorientamento, con ripercussioni sul senso di appartenenza e sull’efficacia delle azioni. Una vera organizzazione resiliente è, innanzitutto, una comunità che si prende cura delle persone che la compongono.
Agire con rapidità e umanità nel pieno della crisi:
Quando l’inaspettato si verifica, il tempo diventa una variabile fondamentale. Il team HR deve essere pronto ad agire immediatamente, garantendo la continuità operativa e, al contempo, offrendo un senso di protezione e orientamento alle persone coinvolte. In questi momenti, la cultura costruita nei tempi di calma fa davvero la differenza. Le persone che lavorano in ambienti collaborativi, abituate al confronto e al feedback costruttivo, rispondono meglio alla pressione e contribuiscono in modo attivo per gestire l’inaspettato.
La comunicazione diventa allora uno strumento decisivo. I collaboratori e le collaboratrici devono sapere con chiarezza cosa sta accadendo, cosa ci si aspetta da loro, e quali sono le prospettive. Parlare in modo trasparente – anche in presenza di informazioni ancora parziali – rafforza la fiducia e il senso di appartenenza. La chiarezza, anche nei momenti più difficili, genera coesione: le persone comprendono meglio le decisioni, le accettano più facilmente e si sentono parte attiva della risposta organizzativa.
Gestire l’inaspettato
La gestione dell’inaspettato e delle crisi richiede una grande capacità di adattamento. Turni da ripensare, attività da riorganizzare, priorità da ridefinire: il team HR si trova spesso a dover coniugare rapidità decisionale con attenzione ai bisogni individuali. È un equilibrio delicato, che richiede empatia organizzativa e capacità di ascolto profondo. In alcune situazioni, può emergere la necessità di attivare un supporto psicologico immediato, di creare momenti di confronto collettivo, di supportare e chiedere supporto ai manager o di rivedere temporaneamente le modalità di lavoro per tutelare i collaboratori più esposti o in difficoltà.
L’ascolto diventa, in questo senso, una leva strategica. Raccogliere feedback in tempo reale consente di correggere rapidamente la rotta, di rispondere a bisogni emergenti e di evitare il rischio di disconnessione tra management e collaboratori. Questo può avvenire tramite strumenti digitali, ma anche grazie a momenti di dialogo diretto, spazi informali di confronto e una presenza visibile e attiva del team HR sul campo. Una crisi, se gestita con cura e consapevolezza, può diventare un’occasione di crescita collettiva e di rafforzamento della coesione interna.
Conclusione
Gestire l’inaspettato non è semplicemente una questione procedurale: è un atto profondamente umano. Richiede la capacità di fare affidamento ai propri valori anche nei momenti più difficili e di accompagnare le persone con competenza e sensibilità. Il team HR ha un ruolo cruciale, non solo nella gestione pratica della crisi, ma nel fornire una visione strategica e nel trasformare l’esperienza in apprendimento.
Martina Cassani,
Martina Cassani, psicologa e psicoterapeuta,
appassionata e esperta di Wellbeing per le organizzazioni e per l’individuo.