Cristina Paternoster, NTT Data

Cristina Paternoster

Cristina Paternoster, Head of Learning, Talent Growth & DE&I

Mi chiamo Cristina, sono laureata in Economia e Commercio e amo definirmi una ‘studentessa per la vita’ per la mia passione per la crescita e l’apprendimento continuo. Mental Coach, esperta di Intelligenza Emotiva e Team Structural Dynamics, sono docente universitaria e co-autrice di pubblicazioni scientifiche. Dal settembre 2023, sono responsabile delle iniziative di Formazione, Sviluppo e DE&I in NTT DATA Italia. In precedenza, dopo esperienze in P.A.R.S., Deloitte e TIM, ho seguito per NTT DATA grandi programmi di trasformazione culturale e agile per importanti aziende italiane, introducendo metodologie sperimentali legate alle dinamiche comportamentali nei più tradizionali ambiti di business.

 


 

Se dovessi identificare un contributo chiave che hai dato per plasmare il Benessere nella tua organizzazione, quale sceglieresti e perché?

Il benessere organizzativo ha tante declinazioni che spaziano dal clima e la cultura aziendale, alle relazioni interpersonali, alla qualità della vita in azienda, ai percorsi di formazione e crescita.

La sfida più grande in questo contesto? Offrire una visione strategica, organica e coerente, disegnando un file rouge chiaro che legasse le diverse iniziative anche attraverso una comunicazione armonica, al fine di creare un contesto all’interno del quale le persone potessero muoversi in uno spazio sicuro, equilibrato, generativo e stimolante, nel pieno rispetto della propria individualità e professionalità, e degli obiettivi di business. Per rispondere dunque alla domanda, userei tre parole chiave: cura, visione e coerenza.

 



Quali sfide o ostacoli ritieni possano influenzare l’integrazione del Benessere in azienda e come pensi di affrontarli?

Le sfide sono molteplici, non parlerei di ostacoli poichè nella mia visione ci sono piuttosto possibilità e alternative. È possibile percorrere una strada in tanti modi, godendo della bellezza che il panorama ci offre.

Per supportare una piena adozione del benessere in azienda è necessario indossare nuove lenti, quelle del passato non funzionano più, abbracciando la multi-generazionalità e la multi-culturalità, scardinando gli ingranaggi obsoleti del passato e interrogandosi costantemente e senza giudizio verso il nuovo.

È necessario offrire iniziative concrete, non sostituendosi però come azienda alle scelte dell’individuo che deve restare autenticamente architetto del proprio destino, in una costruzione di un percorso personale prima e professionale poi consapevole. Anche in questo caso utilizzerei 3 parole chiave: innovazione, curiosità, piena apertura al nuovo.

 



Quale stakeholder o risorsa ritieni fondamentale per sostenere e promuovere il Benessere nel contesto aziendale?

Le persone con la loro ricchezza e profondità umana sono la risorsa più preziosa. Affinchè possano essere un alleato devono sviluppare un senso profondo di appartenenza verso i valori aziendali, un senso di comunità forte e distintivo capace di sostenere il benessere nel contesto aziendale che, come abbiamo visto, ha tanti volti.

La sfida è grande e necessita di un supporto organizzativo ampio e diffuso, coerente e autenticamemente empatico, in grado cioè di comprendere a fondo i bisogni che sono in continua e inesorabile trasformazione. I punti fermi, un tempo ancora di riferimento, non esistono più. È il cambiamento ora la nuova costante.