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Che cos’è il nudging: il potere della spinta gentile per il benessere in azienda

Nel contesto aziendale moderno, il benessere psicologico è sempre più al centro dell’attenzione. Le aziende si stanno impegnando nella ricerca di progetti e modalità efficaci per la promozione del benessere delle proprie persone e per la creazione di un contesto sano e sostenibile. Strumenti innovativi come il nudging si stanno rivelando efficaci per orientare i comportamenti dei lavoratori in modo “gentile” ma strategico. Questo approccio, basato su piccoli interventi che influenzano le scelte senza imporle, sta trovando spazio anche in iniziative aziendali come webinar e formazioni periodiche.

Che cos’è il Nudging?

Il nudging, o “spinta gentile,” è una tecnica sviluppata nell’ambito dell’economia comportamentale (Thaler & Sunstein, 2008) che mira a influenzare le decisioni delle persone attraverso modifiche sottili ma efficaci al contesto in cui operano, senza limitare le loro scelte o imporre obblighi. Nato come strumento per migliorare decisioni in ambiti come il denaro, la salute fisica e la felicità, oggi viene applicato sempre più spesso per promuovere la salute mentale e il benessere psicologico. Il nudging sfrutta i bias cognitivi, proponendo interventi minimi ma mirati nell’ambiente decisionale che incentivano comportamenti vantaggiosi per l’individuo e la collettività. Piuttosto che imporre obblighi, il nudging guida in modo naturale verso scelte più consapevoli, rendendo le decisioni positive più immediate e accessibili.

Un esempio classico è la disposizione del cibo salutare nelle mense aziendali in posizioni privilegiate per incoraggiare scelte alimentari migliori. Questi interventi funzionano rispettando l’autonomia individuale, aiutando le persone a prendere decisioni che altrimenti potrebbero ignorare a causa di abitudini, distrazioni o mancanza di consapevolezza.

Perché il nudging supporta efficacemente il benessere Psicologico?

Il nudging si rivela particolarmente utile per promuovere il benessere psicologico all’interno dei contesti aziendali, dove le persone trascorrono gran parte della propria giornata. Questo approccio aiuta a sviluppare abitudini salutari e sostenibili, favorendo cambiamenti migliorativi nel lungo termine.

Un’applicazione interessante del nudging è nel campo della formazione: interventi come webinar, workshop e contenuti di sensibilizzazione costituiscono esempi concreti di questa strategia. Ad esempio, la progettazione di un piano annuale di iniziative formative su temi di wellbeing, come la gestione dello stress o delle emozioni, può stimolare un’ampia partecipazione e portare al miglioramento del benessere psicologico. Tali attività rappresentano un incentivo indiretto, ma potente, per promuovere comportamenti salutari.

Il principale punto di forza del nudging risiede nella capacità di integrarsi nella quotidianità lavorativa, trasformando le iniziative formative in opportunità piuttosto che in obblighi. Oltre a rafforzare competenze individuali, questo approccio contribuisce a creare un clima organizzativo positivo. Le spinte gentili supportano ambienti che valorizzano la salute mentale, offrendo alle persone strumenti per compiere scelte consapevoli e migliorare l’equilibrio tra vita personale e lavorativa.

Quali forme di nudging proporre in azienda

1. Piani di sensibilizzazione personalizzati:
fornire contenuti e messaggi comunicativi regolari che incoraggiano le persone a riflettere sul loro benessere e adottare comportamenti salutari in modo naturale e non invadente. Personalizzare questi contenuti in base alle esigenze specifiche della popolazione aziendale rafforza ulteriormente l’efficacia del nudge, rendendo le informazioni più rilevanti e motivanti per il singolo individuo. Inoltre, differenziare le tipologie di contenuto (podcast, articoli, infografiche) incoraggia la fruizione.


2. Offrire micro-formazioni periodiche:
proporre moduli formativi che trattino tematiche di wellbeing, come l’intelligenza emotiva o il time management, e integrandoli nel flusso lavorativo quotidiano.


3. Creare promemoria visivi:
posizionare poster, infografiche o notifiche digitali che incoraggiano l’adesione alle iniziative aziendali sul wellbeing e promuovano comportamenti salutari, come pause attive o momenti di riflessione sul benessere mentale.


4. Incentivare con gamification e premi motivazionali:
stimolare l’engagement delle persone creando premi virtuali o reali dedicati a chi partecipa a iniziative sul wellbeing, come webinar, workshop o programmi di Wellbeing Ambassador. Sistemi di punti rendono il miglioramento personale coinvolgente e motivante, favorendo coesione e salute organizzativa in modo naturale e sostenibile.

Conclusioni

Il nudging rappresenta una leva potente per integrare il benessere psicologico nelle dinamiche aziendali, combinando innovazione e rispetto dell’autonomia individuale. Attraverso iniziative come micro-formazioni, piani di sensibilizzazione, gamification e promemoria visivi, le aziende possono incoraggiare scelte salutari senza imposizioni, rafforzando sia il benessere delle persone sia la cultura organizzativa. Investire in spinte gentili non solo migliora il clima lavorativo, ma si traduce in un vantaggio competitivo, promuovendo motivazione, engagement e sostenibilità.

 

Arianna Giordano

Arianna Giordano,
Psicologa Consulente
Stimulus Italia